FAI - Antiracket Puglia: "Bitonto ancora una volta travolta da episodi di criminalità che certo una città in visibile rinascita non merita"
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Giorni di tensione e paura a Bitonto, comune in provincia di Bari. Due sparatorie in strada nelle ultime ore. Una di queste ha causato l'omicidio di una donna, Anna Rosa Tarantino, 84enne, colpita mentre era sulla strada per raggiungere la chiesa. "La sparatoria è maturata nell'ambito di un regolamento di conti fra gruppi criminali contrapposti" si legge sull'edizione di Bari de 'La Repubblica'. Ieri la visita del Ministro dell'Interno, Minniti che ha presieduto un Comitato per l'ordine e la sicurezza convocato d'urgenza a Bari.
L'associazione FAI Antiracket Puglia, il Vicepresidente Nazionale Renato de Scisciolo e la sezione di Bitonto con la Presidente Angela Castellano esprimono profonda solidarietà al Sindaco del Comune di Bitonto, all'Amministrazione e ai cittadini tutti ancora una volta travolti da episodi di criminalità che certo una città in visibile rinascita non merita.
Altresì esprimono cordoglio per la famiglia della Signora Tarantino che si è vista strappare la congiunta senza un lecito motivo. "Ci uniamo a qualunque azione risolutiva ritenendo che nulla è perso e che non esiste solitudine ma solo la necessità di continuare con maggior forza in una rigenerazione dal basso".
Avrebbero tentato di estorcere denaro alla ditta incaricata dell’allestimento dell’albero di Natale nella centrale piazza del Ferrarese a Bari, chiedendo dai 2mila ai 500 euro per non bruciarlo. Con l’accusa di tentata estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso, la squadra mobile ha arrestato nella tarda serata di ieri il 30enne Antonio Manzari, soprannominato «Tonino l’impiccioso» e il 42enne Francesco Longo. I due sono attualmente in carcere mentre una terza persona, un minorenne di Bari Vecchia, è indagata in stato di libertà. I fatti contestati dalla Dda di Bari risalgono al 5 dicembre scorso, il giorno prima dell’accensione dell’Albero in piazza Ferrarese. Stando alla denuncia della vittima i tre, in momenti diversi e in giorni diversi, gli si erano avvicinati chiedendo prima 2mila euro, poi 600 euro, infine ridotti a 500, per proseguire la sua attività imprenditoriale «serenamente» ed «evitare guai».
Molfetta. Si è tenuto presso la Sede della Fai Antiracket di Molfetta il consueto scambio degli auguri in vista delle festività natalizie. All’incontro hanno preso parte il sindaco Tommaso Minervini; il dirigente della squadra mobile di Bari il dott. Annino Gargano; il comandante della Tenenza della Guardia di Finanza di Molfetta il tenente Chiara Iale; l’assessore all’Urbanistica Pietro Mastropasqua, oltre naturalmente al direttivo dell’Associazione e a quanti sono a lei vicini.
L’occasione è stata propizia per tracciare un bilancio da parte del presidente Renato De Scisciolo dell’attività svolta, dei risultati conseguiti in importanti processi, ma nello stesso tempo di ribadire il costante impegno, la vicinanza alle vittime e la mission di diffondere i principi di legalità e correttezza.
Sono tante le iniziative che vedranno la FAI impegnata su più fronti per il nuovo anno, nella certezza che le vittime possano trovare sempre degli interlocutori pronti ad ascoltarli.
Ha poi preso la parola il sindaco Minervini, il primo che ha creduto nell’importante istituzione, tanto da affidarle una prima sede trasferitasi poi sul Comando di Polizia Urbana. Tommaso Minervini ha parlato nel suo intervento mettendosi anche dalla parte delle vittime, essendo stato tanti anni educatore nelle carceri, ha evidenziato la grave situazione sociale che si sta vivendo con un divario sempre maggiore fra chi ha bisogno e gente agiata.
Questo porta a Molfetta, e non solo, a situazioni di protesta e disagio, a un malessere diffuso che si ripercuote.
Bisogna creare sinergia fra forze dell’ordine, stato e cittadini per cercare di diminuire questa situazione cercando politiche condivise a favore anche delle fasce più deboli.
Partecipato e sentito l’intervento del dott. Gargano che ha raccontato di estorsioni ed usura dalla parte delle disperate vittime, del ringraziamento di queste persone succubi dei delinquenti che, nel momento in cui si sono liberate del giogo, hanno ringraziato e abbracciato i loro salvatori.
Il tenente Chiara Iale ha ribadito l’importante dell’Associazione Antiracket, mettendo in luce l’importante ruolo che svolge perché permette di vedere lo Stato in maniera diversa, di riacquistare fiducia nelle istituzione, facendo da raccordo fra forze dell’ordine e cittadini.
Un brindisi al nuovo anno, nella speranza che il lavoro effettuato e i sacrifici fatti, dal presidente Renato De Scisciolo e da tutta la squadra, portino a debellare o ridurre la criminalità e le situazioni di disagio.
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