Puglia, la FAI parte civile nel processo per presunti brogli nell'utilizzo dei fondi per la lotta al racket e all'usura In evidenza
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L'associazione FAI Puglia si è costituita parte civile nel "maxi processo antiracket Salento" contro 23 imputati. La FAI era rappresentata dall'avvocato Maurizio Altomare ed era presente Renato De Scisciolo, Vicepresidente nazionale della FAI che afferma: "É stato importante costituirsi parte civile soprattutto per una questione di danno all'immagine sollevatasi in Puglia e a livello nazionale: la vicenda ha prodotto una immagine negativa sugli sportelli attivi nella lotta al racket e all'usura".
L'udienza svoltasi ieri nell'Aula Bunker riguarda il processo nato da una inchiesta giudiziaria su una presunta truffa sui fondi gestiti dall’Antiracket Salento. Tra le richieste di costituzione di parte civile accettate figurano anche quelle del Ministero dell'Interno, del Comune di Lecce e della Regione Puglia.
"Il processo prende il via dall’indagine della Guardia di Finanza che il 21 maggio scorso aveva portato all’arresto della presidente dell’associazione Antiracket salento Maria Antonietta Gualtieri, che gestiva gli sportelli di Lecce, Brindisi e Taranto" lo si legge sulla testata "Telerama News".
"Le accuse, a vario titolo, sono di associazione dedita alla truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione, concussione, falso. Si torna in aula il 6 aprile" si legge ancora.
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